sabato, dicembre 08, 2007

Per la nuova viabilità di via di Torrevecchia

E' da quasi un anno che vivo qui a Torrevecchia, prima come 'ospite' ora è casa mia. Quando siamo arrivati, il 31 dicembre 2006, il tratto che collega via di Torrevecchia a via Trionfale era ancora a doppio senso. Solo che qui non stiamo ai Parioli, di vigili se ne vedono pochi, e così c'erano sempre macchine in doppia fila su entrambi i lati, gli autobus e le ambulanze (tante perché in questa zona ci sono 2 ospedali e alcune case di cura) faticavano a passare e si creavano ingorghi infernali.
Dalla nostra finestra, che dà su una via laterale, si sentiva il continuo sottofondo del traffico e le sirene delle ambulanze erano così frequenti che a metà mattina ne avevamo sempre già contate più di 10.
Poi la viabilità è cambiata. Una sperimentazione. Ce ne siamo accorti piano piano, prima pensavamo a dei lavori. Non sapevamo che a volte il Comune cambia le cose in meglio. Senso unico, traffico ridistribuito su alcune vie laterali e su una via parallela sempre deserta tra un parco e una caserma dei pompieri.
Gli effetti sono stati immediati. Ora è un quartiere vivibile. Meno smog, meno rumore, meno traffico.

Però i commercianti che hanno fatto? Si sono lamentati che le vendite erano diminuite, senza dire perché, però sembra che diano la colpa alla viabilità sperimentale. La domanda più ovvia è: ma che la gente fa shopping lasciando la macchina in doppia fila? Ma sarà meglio poter passeggiare e guardare le vetrine, senza che un'ambulanza ti perfori un timpano e senza respirare i gas di scarico?
I commercianti di via di Torrevecchia sono andati avanti, hanno coinvolto gli anziani e quelli che 'comunque si stava meglio quando si stava peggio'. Hanno affittato dei pullman, loro che possono, e sono andati a parlare prima al Comune, su su fino al ministero dei Trasporti. Si chiama ricorso gerarchico.

Si sono arrogati il diritto di parlare a nome della maggioranza dei cittadini, ma nessuno ha mai chiesto il mio parere.

Anzi sì. Il sito del XIX municipio spiega nei dettagli il senso della sperimentazione e fornisce i primi risultati del monitoraggio della nuova viabilità. Lì puoi compilare una scheda per esprimere la tua opinione, il tuo giudizio sulla sperimentazione.
L'ho fatto e poco dopo sono stata contattata dal presidente del municipio, Fabio Lazzara.
Questo per dire che non è inutile, anche in Italia, esprimere la propria opinione. Certo un po' di fatica costa sempre, informarsi, leggere i dati, guardare le mappe, scaricare e compilare la scheda, spedirla.
Sono andata alla riunione al municipio, dove abbiamo capito che se non facciamo sentire la nostra voce, a favore della nuova viabilità, si tornerà per poche voci, ma forti e arroganti, a quella vecchia. Così è nato un comitato ed è stata sottoscritta una petizione.

Chi tace acconsente, si dice. Ma a volte non basta.

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