martedì, novembre 27, 2007

Puzzle-Lavoro

Scrivo in diretta con Ballarò.
Si dice che 1 su 2 italiani trovi un lavoro tramite un famigliare, un amico, un conoscente.
E l'altro 50%?

A settembre sono andata a convivere con Alberto.
Frequento il 2° anno della SSIS per prendere l'abilitazione all'insegnamento di Storia e Filosofia.
Dal 1° ottobre aiuto nei compiti per 6 ore a settimana Elena, 8 anni e mezzo. Il mio compenso è di 100 euro a settimana, 400 euro al mese. Questo lavoro l'ho trovato grazie a Mylene. L'idea è semplice: mettere in contatto la domanda con l'offerta. Ho pagato 20 euro per iscrivermi e credo ne sia valsa la pena.

A metà novembre mi ha contattato un'agenzia di eventi. Probabilmente gli avevo mandato il cv un anno fa, non ricordo. Ho lavorato come hostess al pre-WEC a Roma e ho guadagnato circa 140 euro in 2 giorni. Mi pagheranno a febbraio. Mi hanno richiamato per offrirmi un lavoro più consistente e durevole, la prima proposta di lavoro con un contratto da circa 2 anni, da quando ho iniziato a cercare un lavoro. In questo momento però la mia priorità è finire la SSIS.

Un mese fa mi ha contattato Carocci, la casa editrice. Non so più quando gli ho mandato il cv, ma so di averglielo mandato. Mi piacciono i loro libri. Ero molto emozionata anche se era solo per una correzione di bozze. Pagano 77 centesimi di euro a cartella, lorde. Ho fatto una prova di correzione di bozze e mi hanno richiamato dopo 2 settimane, per dirmi che era andata mediamente bene e che se volevo iniziavamo a collaborare. Mi hanno dato un libro di 166 pagine, ho fatto i conti e guadagnerò circa 100 euro in 1 settimana. Però hanno tanto lavoro. Inoltre ti insegnano un mestiere. Mi hanno fatto vedere i refusi che non avevo corretto nella prova di correzione.

Ecco, l'unico lavoro che mi hanno passato, in questi 3 mesi, è stata la sbobinatura di 2 ore di interviste a immigrati. 130 euro per circa 4 ore di lavoro.

Fino a un po' di tempo fa mi sentivo una sfigata. Tutti, bene o male, chi prima chi dopo, trovavano uno straccio di lavoro. Chiedevi come e ti rispondevano: un amico di mio zio, la sorella di un collega di mia madre, mia suocera.
Voleva dire che a me non mi volevano abbastanza bene, che i miei genitori non si davano abbastanza da fare per me, che i miei amici avevano amici più amici da segnalare quando sentivano di un lavoro.

Mi domando perché ho accettato di correggere questo libro di 166 pagine per soli 100 euro. Ho un dottorato di ricerca, una specializzazione, alcune pubblicazioni. Però mi rende orgogliosa andarmene in giro con quelle bozze, portare a casa il mio lavoro e metterlo in alto alle mie priorità quando si avvicina la consegna. Mi piace andare da Elena 3 volte a settimana e insegnarle l'analisi logica. Mi piace pensare che nessuno, né un famigliare, né un amico, né un conoscente mi ha aiutato per trovare questi lavori. Sommando questo puzzle spero di riuscire a fare qualche regalo di Natale.

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