venerdì, maggio 26, 2006

Down to the earth. Il matrimonio secondo Zadie Smith

Sabato scorso su "Io Donna" ho letto un'intervista di Livia Manera a Zadie Smith, la scrittrice nera nata e cresciuta nella periferia nord di Londra.
31 anni, sposata da un anno con un "poeta e romanziere" conosciuo a Cambridge, dove entrambi hanno studiato.

Secondo Zadie in America e in Inghilterra i matrimoni sarebbero basati su "premesse irrealistiche", dal momento che alle giovani spose viene insegnata la "tolleranza zero" nei confronti del marito.

- Lei come vede invece il matrimonio?, le ha domandato la giornalista.

E Zadie:- Il mio è prosaico, banale e pieno di compromessi quotidiani esattamente come i matrimoni dei miei amici. La gente crede che Nick e io passiamo il nostro tempo in salotto a parlare di Auden. Ma è una battaglia quotidiana, a tutti i livelli. Siamo persone difficili, e ogni tre centimentri c'è un muro. Sono sposata solo da un anno ma mi sembra di esserlo da più di venti.

Abituata a pensare la vita secondo "premesse irrealistiche" e a battere i piedi quando qualcosa non va secondo le mie aspettative, queste parole dette da una giovane donna poco più grande di me mi hanno esaltato e rassicurato allo stesso tempo.
Mi hanno alleggerito.
Allora la vita è proprio questa. E' così che va e io non sto vivendo in una specie di anticamera in attesa di essere pronta a entrare. Siamo persone difficili e non è semplice adattarci gli uni agli altri. Punto.

Leggere le interviste mi piace. Mi piace guardare fino a che punto chi è intervistato ti lascia guardare nella sua vita, attraverso le parole. Costruisce un dialogo che va oltre la persona che fa le domande e raggiunge te che leggi.

Il 20 giugno Zadie Smith sarà a Roma, a Massenzio, per il festival della Letteratura.

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page