giovedì, dicembre 08, 2005

Festeggiamenti.


Ieri mi sono dipinta le unghie di rosso (non da sola ovviamente), perchè fra una settimana consegno la tesi, perchè domani è un giorno importante, e anche per festeggiare questo nuovo blog. Insomma, perchè inizia qualcosa di nuovo.

Dal parrucchiere accanto a me c'era una signora che si faceva la messa in piega. A volte chiudeva gli occhi, sembrava rilassata.

Ho ascoltato la sua conversazione con la parrucchiera.
Raccontava che stava facendo la chemioterapia, che l'avrebbe finita a Natale.
L'altra parrucchiera che non aveva sentito bene le ha chiesto:- Che c'ha l'artrosi?
E lei, con lo sguardo più dolce del mondo, le ha risposto che non era artrosi purtroppo, magari.
Io non sapevo quanto dovevo aspettare prima che lo smalto si asciugasse e così questa donna mi ha consigliato di poggiarlo sulle labbra per vedere se era asciutto.

Mi ha stupito che la mia felicità di quel momento non stridesse col suo dolore e con la sua preoccupazione. Le due cose potevano convivere, così come noi eravamo sedute una accanto all'altra.
Mi è piaciuto permetterle di diventare per un po' mia "complice" coi suoi consigli, e viceversa di starle vicina col mio pensiero e con il mio essere lì.
Quella donna mi ha insegnato che la vita va celebrata in tutte le sue forme. Abbiamo sempre la possibilità di rendere nostro quello che ci capita, nel bene e nel male. Prendersi cura di noi stessi e delle persone a cui teniamo è un modo per riappropriarci della nostra vita, anche quando non la capiamo o la vorremmo diversa.

4 Commenti:

Alle 08 dicembre, 2005 15:21 , Anonymous Anonimo ha detto...

filosofeggiare solamente per dire che ti sei messa lo smalto... ;-)
cmq è tutto vero (anche lo smalto)!

(lei ha anche imparato a mettere le fotine sul blog. pazzesc! c'è da essere gelosi qui eh..)

 
Alle 09 dicembre, 2005 12:05 , Blogger olipal ha detto...

Si sa che noi ragazze abbiamo i complessi di inferiorità e dobbiamo sempre dimostrare di avere anche un cervello :-)

 
Alle 09 dicembre, 2005 19:46 , Anonymous Anonimo ha detto...

Olivia, sei nata poetica!
Per questo ti dedico una delle poesie che domani leggerò a Viareggio, nella giornata del "Forum per i diritti 2005".

In variante

Sempre diversa
la sera è trascorsa,
ore sono anni
giorni condivisi
origini e visi
cantano improvvisi
cara la vita.
Forse la via è persa;
ma frasi senza oblii
deserti di commozione
saldano i corpi :
dispensa di sogni,
crestomazia di sguardi.
Franca amicizia,
non manca le parole
legate strette
al fianco scoperto
dell’oggi.

 
Alle 12 dicembre, 2005 11:35 , Blogger olipal ha detto...

Che bello sorellina averti qui!! Torna spesso, ti abbraccio.

 

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