Conversazioni con mio padre
Il lunedì mattina mio padre telefona a casa, perché vive a un isolato da qui, parla un po' con mia madre e poi mi si fa passare.Padre:- Che hai fatto ieri? Hai fatto il bagno (al mare, in pieno inverno, N.d.A.)?
Io:- No, ieri no, c'era vento.
Padre:- Ah. E che hai fatto, sei andata in montagna?
Io:- No, perché avevano messo le previsioni brutte.
Padre:- (Previsioni, what's?) Ah. E allora che hai fatto?
Io:- Niente, siamo stati con Alberto a casa a vedere film e leggere.
Padre:- Ah.
Io:- E tu? Sei andato al mare?
Padre:- No, siamo stati a pranzo da Vittorio.
Io:- Vabè, allora ciao.
Padre:- Ciao, ci sentiamo dopo.
2 Commenti:
però almeno tuo padre ancora c'è. E' una cosa molto bella, io lo rimpiango molto, se pur con le nostre divergenze. Anzi, moltissimo..
Quando ho scritto il post ero in vena di tenerezze, tutto sommato. Mi faceva sorridere il nostro modo di comunicare. Ma mi piacerebbe essere capace di avere delle divergenze con lui.
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