mercoledì, novembre 29, 2006

Conversazioni con mio padre

Il lunedì mattina mio padre telefona a casa, perché vive a un isolato da qui, parla un po' con mia madre e poi mi si fa passare.
Padre:- Che hai fatto ieri? Hai fatto il bagno (al mare, in pieno inverno, N.d.A.)?
Io:- No, ieri no, c'era vento.
Padre:- Ah. E che hai fatto, sei andata in montagna?
Io:- No, perché avevano messo le previsioni brutte.
Padre:- (Previsioni, what's?) Ah. E allora che hai fatto?
Io:- Niente, siamo stati con Alberto a casa a vedere film e leggere.
Padre:- Ah.
Io:- E tu? Sei andato al mare?
Padre:- No, siamo stati a pranzo da Vittorio.
Io:- Vabè, allora ciao.
Padre:- Ciao, ci sentiamo dopo.

2 Commenti:

Alle 18 dicembre, 2006 18:58 , Anonymous Anonimo ha detto...

però almeno tuo padre ancora c'è. E' una cosa molto bella, io lo rimpiango molto, se pur con le nostre divergenze. Anzi, moltissimo..

 
Alle 19 dicembre, 2006 10:56 , Blogger olipal ha detto...

Quando ho scritto il post ero in vena di tenerezze, tutto sommato. Mi faceva sorridere il nostro modo di comunicare. Ma mi piacerebbe essere capace di avere delle divergenze con lui.

 

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